Pubblichiamo alcuni frammenti della celebrazione a Carbonate di domenica 24 settembre 2023, presieduta da S.Ecc. Mons. Mario Delpini, in occasione della liturgia di dedicazione dell’altare.
Saluto iniziale
Omelia dell’Arcivescovo
Litanie dei santi
Si cantano le litanie dei santi, perché i nostri fratelli che hanno già raggiunto la gloria del cielo intercedano per noi.
Preghiera di dedicazione
Nella solenne preghiera di dedicazione vengono proclamate le meraviglie che Dio ha compiuto lungo la storia della salvezza degli uomini, e che ancora compie in mezzo a noi nei segni sacramentali. Con questa preghiera si esprime l’intenzione di dedicare in perpetuo l’altare stesso a Dio e si invoca la sua benedizione.
Unzione dell’altare
L’altare viene unto con il sacro crisma, perché possa divenire simbolo di Cristo: unto dal Padre con lo Spirito Santo e costituito sommo Sacerdote per offrire sull’altare il sacrificio del suo Corpo per la salvezza di tutti.
Incensazione
Viene bruciato l’incenso sull’altare: questo gesto significa che il sacrificio di Cristo del quale la comunità cristiana fa memoria nell’Eucarestia sale gradito a Dio come profumo soave, e così le preghiere dei fedeli si innalzano accette e gradite fino al Padre celeste.
Copertura
L’altare viene rivestito con la tovaglia e ornato con i fiori, per esprimere che esso, oltre ad essere il luogo del Sacrificio, è anche mensa imbandita per la nostra fame e la nostra sete nella festa del Signore.
Illuminazione
Come nella veglia pasquale, l’illuminazione della chiesa e dell’altare è simbolo della luce di Cristo, trasmessa al mondo attraverso la Chiesa.