Riportiamo la comunicazione fatta dal Parroco al Consiglio Pastorale del 9 settembre 2020 circa il prossimo arrivo di tre nuove suore della Congregazione dell’Immacolata Concezione di Ivrea al servizio delle nostre parrocchie.
Quando ormai due anni fa mi fu comunicato che le Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea volevano lasciare Locate Varesino fu come una doccia fredda. Come parroco mi sono sentito coinvolto, anche se la convenzione le Suore l’avevano con l’asilo e non con la Parrocchia. La presenza delle suore è preziosa in una comunità cristiana, quando esse vengono a mancare si perde molto. Non solo per il servizio concreto che svolgono, che però può essere sostituito, come è successo nei vari asili che esse gestivano negli anni passati, ma per la loro presenza. Le Suore, solo perché abitano in mezzo a noi, sono ricordo concreto e quotidiano che è possibile regalare la propria vita a Cristo e alla Chiesa ed essere contente di questo. Ci ricordano che il Sommo Bene è Dio e che qualsiasi altra cosa ti dona una gioia effimera.
Per cui ho cominciato a telefonare e ad incontrare la Superiora generale delle Suore, ottenendo di procrastinare di un anno la loro presenza fra noi.
Questo fitto dialogo intenso e profondo con la Congregazione, ha fatto sì che cogliessi il cambiamento di prospettiva che il Consiglio Generale del 2018, poi ribadito nel 2019, la Congregazione stessa aveva in mente di attuare. Cioè tornare alle origini, quando Madre Antonia, con le sue prime Consorelle lavorava nella Parrocchia, nella cosiddetta “Pastorale ordinaria”.
La Congregazione era oltremodo dispiaciuta di queste chiusure, perché significava abbandonare terre dove il suo apostolato si era svolto per tanti anni.
Per cui in questo fitto dialogo, abbiamo intuito la Madre Generale ed io il desiderio della Congregazione di aprire una casa tra Piemonte e Lombardia e una tra Calabria e Sicilia. Quella al sud Italia è stata aperta da poco a Isola Capo Rizzuto.
Così ho proposto di aprirne una presso le nostre parrocchie. Non è stato un cammino semplice, anzi. Esso è stato composto di telefonate, incontri e moltissima preghiera da ambo le parti. Nei mesi passati la decisione è passata da si a no, poi a forse, poi a no, poi a forse poi a no, infine a sì. E di questo ringraziamo Dio. Perché le Suore arriveranno. Non sappiamo la data esatta, ma è probabile che passeranno con noi la festa dell’Immacolata Concezione.
Ma c’era da pensare la collocazione della Comunità. Anche questo è stato un cammino difficoltoso. Il primo pensiero era lasciarle all’asilo di Locate. Il Presidente sicuramente sarebbe stato molto felice di questa scelta. Anche se avrebbero lavorato nelle Parrocchie, per il solo fatto che sarebbero state ad abitare lì sarebbe stato segno prezioso. Ma la Congregazione ha scartato questa prospettiva, perché non sarebbe stato chiaro il cambio di prospettiva che la Congregazione vuole attuare. Poi abbiamo valutato l’appartamento delle Suore all’asilo di Carbonate, ma per gli stessi motivi è stato scartato. Poi la casa della Caritas a Locate. Poi tra gennaio e febbraio arriva la scelta del Vescovo di chiedere a don Michele di diventare Parroco. Senza mandare nessuno in sostituzione. Per cui il confronto si è ampliato includendo il Vicario Episcopale. Sono stati mesi di molte telefonate e preghiere, perché intanto c’era la chiusura totale. Poi arriva il dono di don Riccardo, ma con la richiesta che non abiti a Carbonate, ma vada a vivere in Oratorio a Mozzate. Per cui, parlandone con il Vicario Episcopale egli stesso mi indica di mettere a disposizione alla Congregazione la Casa Parrocchiale di Carbonate. E le Suore accettano. Per cui con gioia vi annuncio che le Suore d’Ivrea arriveranno e andranno ad abitare nella Casa Parrocchiale di Carbonate. Saranno in tre.
Che faranno le Suore? Prima di tutto saranno una presenza preziosa per noi, poi si adopereranno nella pastorale parrocchiale, liturgica, giovanile, vocazionale, nella catechesi di piccoli e grandi… nelle varie parrocchie. Si lavorerà, come fatto finora, tutti insieme, sacerdoti e suore.
Se avete suggerimenti da dare su che cosa proporre come servizio alle Suore, fatelo sapere. Intanto facciamole arrivare, diamo loro il benvenuto e lasciamo che conoscano la realtà e si facciano conoscere. Contando di avere un cammino lungo davanti a noi, ci sarà modo di capirsi, conoscersi e apprezzarsi reciprocamente.